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La UILDM e le sue attività
Da quasi cinquant’anni la UILDM è l’associazione nazionale di riferimento per le persone affette da distrofie e altre malattie neuromuscolari. Fondata nell’agosto del 1961 da Federico Milcovich, essa si prefigge fondamentalmente alcuni scopi e progetti ben precisi:
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Il territorio
L’Associazione – che nel 2009 contava su circa 13.000 Soci – è presente su tutto il territorio nazionale con 77 Sezioni Provinciali e 9 Comitati Regionali che svolgono un lavoro sociale e di assistenza medico-
Esemplificativo dello sforzo impiegato dalla UILDM allo scopo di offrire alle persone affette da malattie neuromuscolari un’assistenza di qualità – attraverso un modello multidisciplinare di presa in carico globale – è l’avvio nel 2007, presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, del Centro NEMO (NEuroMuscular Omnicentre), polifunzionale in grado di accogliere e curare in maniere completa e specifica le patologie di riferimento dell’Associazione.
Tra gli obiettivi della UILDM vi è anche quello di realizzare realtà simili in altre zone del nostro Paese.
Il sostegno alla ricerca
Su un altro versante, un notevole impulso alla ricerca scientifica è stato dato a partire dal 1990 da Telethon, la maratona televisiva finalizzata alla raccolta di fondi per il finanziamento di progetti scientifici.
Inizialmente dedicato solo alle distrofie muscolari – proprio perché era stata la UILDM a volerne l’avvento in Italia – Telethon ha aperto nel 1992 i propri bandi di ricerca anche allo studio delle altre malattie di origine genetica.
Recentemente, poi, l’attuale presidente nazionale UILDM, Alberto Fontana, è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Telethon, contestualmente alla nomina di Luca Cordero di Montezemolo alla Presidenza della Fondazione Telethon.
L’impegno nella società
Ricerca scientifica, prevenzione, informazione sanitaria, consulenza genetica: questi sono certamente obiettivi primari per la UILDM. E tuttavia, uguale se non maggiore importanza riveste per l’Associazione l’impegno nel sociale.
Infatti, è praticamente impossibile slegare l’Associazione dalla lotta contro le barriere architettoniche in qualsiasi forma, nei trasporti, negli edifici pubblici, nei luoghi di ritrovo e anche di svago, ma anche contro tutte quelle barriere culturali e psicologiche che conducono al consolidamento di situazioni di emarginazione sociale per le persone affette da una malattia neuromuscolare.
A tale scopo la UILDM promuove significative azioni per l’inclusione sociale, ad esempio tramite i progetti di Servizio Civile Nazionale , grazie ai quali, come Ente Accreditato di Prima Classe, garantisce ogni anno la presenza attiva di circa duecento volontari distribuiti soprattutto nel Sud dell’Italia.
L’informazione
Ma la UILDM significa anche informazione di qualità. questo ambito, infatti, vengono stampati, ad esempio, opuscoli di aggiornamento continui e soprattutto viene pubblicata la rivista quadrimestrale DM, a diffusione nazionale 20.000 copie di tiratura a numero.
E ancora, fondamentale è il Centro per la Documentazione Legislativa, attivo ormai da molti anni,che costituisce un vero e proprio punto di riferimento nazionale riguardo alle varie norme approvate nel campo della disabilità, con il suo noto servizio web HandyLex.org
Altra novità rilevante degli ultimi anni è l’ingresso nel Comitato Editoriale di «Vita», rivista settimanale dedicata al volontariato e al no profit, attraverso cui la UILDM può diffondere più minuziosamente le notizie sulle proprie iniziative nonché le proprie opinioni e valori.
Partnership e progetti
Sempre nell’ottica di tutelare più efficacemente i suoi Soci, la UILDM ha stipulato infine alcune importanti partnership non solo con altre Associazioni di malati neuromuscolari (ACMT-
Recentemente, inoltre, con ASAMSI e Famiglie SMA è stato avviato il progetto Numero Verde Stella, dedicato alle famiglie o alle persone affette da una malattia neuromuscolare, che rappresenta un servizio di accoglienza, di accompagnamento, gestione della rete di servizi e ricerca psicosociale.
Con le stesse Associazioni, poi – insieme anche alla Fondazione Telethon, all’AISLA e con l’appoggio dell’AIM (Associazione Italiana Miologia) – è stata promossa in internet la creazione del Registro dei Pazienti con Malattie Neuromuscolari, iniziativa sorta nell’ambito della rete europea TREAT-